I Farnese a Ronciglione
I Farnese a Ronciglione: Munera felici retulit quae splendida fato Roncilio, Tuscos celeberrimus inter honores
"La sorte felice ha elargito doni splendidi a Ronciglione, celeberrima fra le grandezze della Tuscia"
(Serangeli Papirio, Polygraphia Roncilionensium, Antonio Colaldi e Domenico Dominici, Ronciglione 1609)
Il periodo d'oro di Ronciglione inizia con l'arrivo della famiglia Farnese: nel 1526 papa Clemente VII concede a vita il castello di Ronciglione al cardinale Alessandro Farnese senior dietro il pagamento di 2.000 ducati d'oro. Quel cardinale che poi nel 1534 diventerà papa con il nome di Paolo III. Con i Farnese il piccolo borgo di Ronciglione inizierà a cambiare volto e a espandersi sempre di più mantenendo intatta la zona medievale. Gli architetti farnesiani, tra cui Antonio da Sangallo il Giovane, il Vignola, Pietro da Cortona, lavorarono a pieno ritmo per realizzare tutta la parte nuova del borgo dandole un aspetto nobile e monumentale: piazza del Comune, il tridente farnesiano (via della Campana, via Farnesiana e via del Rosaio), Borgo Ottavio (l'attuale Corso Umberto I) e mano mano anche piazza della Nave, via Roma e viale Garibaldi.
Il 1537 è un anno importante: Paolo III decreta la nascita del Ducato di Castro e di Ronciglione, uno Stato nello Stato della Chiesa, pensato per il figlio Pierluigi. Da questo momento in poi si accelera lo sviluppo di Ronciglione: vengono potenziate le attività manifatturiere già esistenti come le ferriere, le ramiere, le concerie, poi arrivarono le tipografie, le fabbriche tessili, gli stabilimenti per la produzione di armi, così come venne potenziato anche il settore artigianale permettendo un'esponenziale crescita economica accompagnata anche da una crescita in campo culturale. Ricordiamo per esempio che a Ronciglione fu stampata la prima edizione italiana de La Secchia Rapita del Tassoni e che molto importante era anche la produzione delle carte da gioco vendute soprattutto a Roma. Pensate che in questo periodo il numero degli abitanti passò da 3.500 a 5.000! Ronciglione resta ancora oggi il paese della Tuscia a conservare intatto l'impianto urbanistico farnesiano caratterizzato da ampie strade adornate di palazzi signorili che fanno da sfondo perfetto al Corso di Gala del Carnevale Storico che trae proprio origine dalle "pubbliche allegrezze" organizzate all'epoca dei Farnese, quando Ronciglione conobbe la magnificenza dell'Umanesimo e del Rinascimento. Simbolo di questa straordinaria epoca è senza dubbio la Fontana degli Unicorni, dove troviamo i due simboli di questa famiglia: i gigli e appunto gli unicorni!
Poi ecco il 1649, una data nefasta che segna la fine del Ducato di Castro e Ronciglione: papa Innocenzo X invia a Castro le truppe pontificie per farla radere completamente al suolo "senza lasciar pietra su pietra" decretando la fine di questo Stato.
The Farneses In Ronciglione: Munera felice retulit quae splendid fate Roncilio, Tuscos celeberrimus inter honores "Happy fate has bestowed splendid gifts on Ronciglione, famous among the greats of the Tuscia" (Serangeli Papirio, Polygraphia Roncilionensium, Antonio Colaldi and Domenico Dominici, Ronciglione 1609)
Ronciglione's golden age begins with the arrival of the Farnese family: in 1526 Pope Clement VII grants Ronciglione's castle to Cardinal Alessandro Farnese senior upon payment of 2,000 gold ducats. That cardinal would become pope Paul III in 1534. With the Farnese family, the small town of Ronciglione entered a period of physical change and expansion while nonetheless keeping intact its medieval old town. The Farnese architects, including Antonio da Sangallo the Younger, Vignola, Pietro da Cortona, worked at full speed to create the whole new-town giving it a noble and monumental appearance: piazza del Comune, the Farnese trident (via della Campana, via Farnesiana and via del Rosaio), Borgo Ottavio (the current Corso Umberto I) and gradually also piazza della Nave, via Roma and viale Garibaldi.
1537 is an important year: Paul III decrees the birth of the Duchy of Castro and Ronciglione, a State within the State of the Church, designed for his son Pierluigi. From this moment on, the development of Ronciglione accelerates: the already existing manufacturing activities such as iron works, coppermills and tanneries are enlarged. Then came the printing presses, textile factories and arms manufacturers. This industrial expansion also created a boom in artisanal labour causing exponential economic and cultural growth. It is notable, for example, that the first Italian edition of Tassoni's La Secchia Rapita was printed in Ronciglione and that the production of playing cards, which were popular in Rome, was also very important. During this period of expansion the population went from 3,500 to 5,000! Ronciglione is the town of the Tuscia to observe unspoiled Farnesian urban layout. Characterized by wide streets and stately buildings, the town provides the perfect backdrop to the Gala Parade of the Historical Carnival. The carnival parade comes from the "public joys" organised during the Farnese epoch when Ronciglione experienced the magnificence of Humanism and the Renaissance. The symbol of this extraordinary era is undoubtedly the Fountain of the Unicorns, where we find the two symbols of this family: lilies and unicorns!
In 1649, a disastrous date bringing the Duchy of Castro and Ronciglione to an end, Pope Innocent X sends the papal troops to Castro to have it completely razed to the ground "without leaving a stone standing" decreeing the end of this State.